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Secondo Voi,

quale prodotto è più affidabile?

Uno mi ha consigliato l'utilizzo di più termostati, uno per ambiente (undici ambienti undici termostati (su tre piani così suddivisi 3 al primo 6 al secondo 2 in mansarda).

Per quanto riguarda il puffer tutte le ditte interpellate utilizzando circa 11 mq dipannelli per integrazione al riscaldamento (io abito in liguria) tutti hanno indicato 1000 lt (di cui 540 all'utenza sanitario e 380 di fornitura istantanea, il resto presumo per il riscaldamento).

Il passo della Kloben dvrebbe essere di circa 5 cm. su 270 mq di superficie utilizza circa 2600 mt. mentre l'RDZ di poco meno di 8 cm utilizza circa 2400 mt. ma non i termostati nelle stanze come la Kloben.

La casa è su tre piani, tutti utilizzano 3 collettori, solo la kloben un circolatore dedicato per ogni piano.

Per gli scaldasalviette non si potrebbe utilizzare una parte di acqua del sanitario che è più calda?
(ho detto una caz...ta .......?)

Oppure uno scaldasalviette "maggiorato" in quanto le altre soluzioni che mi sono state prospettate, elettrici linea dedicata etc, non mi piacciono molto.

Grazie a tutti

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nel bagno cè la necessità di inserire lo scaldasalviette in quanto la superficie radiante è limitata dai sanitari. uno scaldasalviette calcolato in base al monor salto termico può tranquiillamente utilizzare l'acqua dell'impianto radiante. la resistenza elettrica servirebbe per asciugare gli asciugamani d'estate, quando l'impianto è fermo. io non la utilizzo mai, è uno spreco di energia.

molti termostati servono a diversificare le temperature, in verità ne basterebbero due, uno per la zona giorno e uno per la zona notte. una pompa per ogni piano mi sembra una buona soluzione.

io utilizzo un'altro marchio, mi danno ottima progettazione e prodotto sicuro; la circuitazione è sempre la stessa, in un buon rapporto qualità/prezzo, cambia solo tra impianto invernale e impianto adatto anche per il raffrescamento.

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Citazione: tennison - 12/02/2010 14.36.02

nel bagno cè la necessità di inserire lo scaldasalviette in quanto la superficie radiante è limitata dai sanitari. uno scaldasalviette calcolato in base al monor salto termico può tranquiillamente utilizzare l'acqua dell'impianto radiante.

ma di quanto può "aiutare" la temperatura del bagno?

io utilizzo un'altro marchio, mi danno ottima progettazione e prodotto sicuro; la circuitazione è sempre la stessa, in un buon rapporto qualità/prezzo, cambia solo tra impianto invernale e impianto adatto anche per il raffrescamento.

Cioè?

Scusa ma io non sono molto tecnico, come avrai ben capito dal livello delle domande, è solo che chiunque interpello per il lavoro mi "racconta" la sua ..............

Quindi se ho ben capito in fase di progettazione non sarebbe male valutare un'eventuale predisposizione per il raffrescamento ......................... ?

Grazie

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Invece di rispondere alla domanda ne faccio un'altra : tutti quelli che hai interpellato ti hanno consigliato il sistema con termoaccumulatore combinato ( tank in tank ) e nessuno ti ha parlato di sistema per "innalzare la temperatura del ritorno" ??

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Questa mi giunge nuova. E in cosa consiste?

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Citazione: GiaGe016 - 12/02/2010 19.59.30

Questa mi giunge nuova. E in cosa consiste?

Niente di strano: si tratta di utilizzare due accumuli: uno per il sanitario e uno per il riscaldamento e di gestirlo in maniera "intelligente"....

Un buon progettista saprà sicuramente aiutarti !

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