Messaggio:Ciao SILVIA,
ti riporto le indicazioni del nostro ingegnere.
L'acqua piovana in genere ha un contenuto salino molto basso (è quasi distillata 0-10 mg/l ) tanto da essere corrosiva pH (circa 5,5-6).
In più essendo acqua superficiale risulta contaminata dal punto di vista microbiologico.
Per avere l'acqua potabile e adatta all'uso quotidiano occorre:
Installare un filtro anti acidità che aumenti la salinità e il pH.
Clorare l'acqua con un sistema proporzionale installando un serbatoio da 1000 litri appena dopo.
Dopo il serbatoio declorare l'acqua per eliminare il cloro libero in eccesso e le cloro ammine.
I filtri decloratori hanno anche capacità adsorbente nei confronti di composti organici particolari che potrebbero trovarsi in un'acqua superficiale (es. dilavamento dello smog delle auto).
I nostri decloratori, a richiesta possono avere un sistema di miscelazione di parte dell'acqua clorata con quella trattata per lasciare una parte di cloro libero in copertura all'impianto (consigliato 0,2 mg/l dal DL31/01)
In questo modo si ha la certezza di avere un'acqua potabile adatta agli usi domestici partendo dall'acqua piovana.
Cosa NON è assolutamente indicato per questi casi... ovvero cosa il venditore ignorante può venirti a rifilare...
Addolcitori; l'acqua distillata è naturalmente dolce (0-1 °Fr) tanto da essere aggressiva. L'addolcitore è inutile.
Impianti ad osmosi inversa: l'acqua piovana ha la stessa salinità dell'acqua in uscita da questi impianti.
L'impianto ad osmosi inversa proposto nella prima metà della mail è completamente errata come idea.
Infatti un impianto ad osmosi inversa serve per ridurre la salinità di un'acqua anche del 95-99%.
Per esempio installamdo un osmosi in laboratorio da noi siamo passati da 450 mg/l di salinità a 10-20 mg/l, guarda caso proprio come l'acqua piovana!
Nel suo caso, la salinità è da AUMENTARE non diminuire.
Quindi l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è completamente inutile e errato concettualmente.
La soluzione di una lampada UV può essere alternativa alla tecnologia proposta sopra
(disponiamo anche noi di lampade con prestazioni analoghe 20 W portata 1200lt/h);
le condizioni necessarie per il funzionamento corretto sono:
Filtrazione meccanica dell'acqua a monte per eliminare le impurità.
Lampada UV da almeno 1200 lt/h
Filtro antiacidità per aumentare la salinità intorno ai 80-100 mg/l e il pH intorno ai 7-7.5.
Pulizia regolare del quarzo della lampada.
Sostituzione (TASSATIVA) della lampada ogni 8000 ore (11 mesi circa).
Questo è vero in tutti gli impianti a raggi UV di qualsiasi marca.
Gli unici nei di questa soluzione è che la tecnologia Uv elimina i microrganismi
presenti dentro alla lampada ma non quelli che si annidano già nell'impianto idraulico,
e che non è efficace nei confronti dei possibili inquinanti chimici derivati da smog
o altro accumulato nella vasca a seguito del dilavamento.
Spero di essere stato piuttosto semplice nel linguaggio e dettagliato nei contenuti
Saluti
Dott. Simone B.