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CANGACEIRO

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Inviato: 19/04/2010 11:16:17
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Apro una parentesi: ho fatto esaminare i miei elaborati tecnici ad un tecnico appunto della ditta il quale riferendosi alla sezione trasversale ed in particolar modo nella parte bassa del disegno sostiene:

Per il traverso inferiore è assolutamente sconsigliata la posa con il telaio più basso della soglia:
in quel modo andremo a tappare i fori di uscita dell'acqua del grondalino e la siliconatura non garantirebbe la tenuta, avremo quasi sicuramente
infiltrazioni d'acqua. Quindi per un buon risultato il telaio dell'infisso deve poggiare sulla soglia.

Forse però si è scordato che è presente una controfinestra munita sia di pannello a rete che funge da zanzariera e sia di pannello in vetro, quest'ultimo non garantisce la completa protezione di infiltrazioni d'acqua sulla nuova finestra?(considerando anche che davanti ad esso c'è una persiana in alluminio) oppure in ogni caso avremo formazione di condensa per cui la controfinestra non elimina del tutto tale problema?


Grazie a tutti e Buon lavoro.
CANGACEIRO

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Inviato: 03/05/2010 11:08:34
Data Ultima Modifica: 03/05/2010 11:51:49 
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C'è un errore nela sezione trasversale, il traverso inferiore essendo a faccia vista non lo realizzerei in abete ma sempre in rovere tonalizzato miele come l'infisso, poi sotto ad esseo andrebbe eseguita una rifinitura per coprire la parte sotto detto traverso per un effetto estetico gradevole.
CANGACEIRO

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Inviato: 03/05/2010 11:54:24
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Ecco i nuovi grafici sulla base delle ultime valutazioni di isolamento e resistenza statica riferita al traverso inferiore.

Nel parte bassa si è previsto un traverso inferiore in legno di rovere lamellare totalizzato miele (stessa essenza e tonalizzazione dellinfisso) 40 mm x 68 mm che corre lungo tutta la lastra in pietraserena con la funzione di taglio termico e di sostegno statico per il lato corto dellinfisso.
La tenuta di detto traverso è data dallancoraggio a mezzo muratura per 8 cm per estremo piu' il fissaggio a viti sulla parte lignea del controtelaio previa stesura di nastro di butile Questultimo controtelaio e da intendersi a L a 3 lati, lato lungo della L in legno di abete spesso 20 mm e largo 68 mm (larghezza medesima telaio infisso) lato corto della "L" in pvc 20/10.
CANGACEIRO

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Inviato: 14/06/2010 18:16:51
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Ha senso porre in opera dei coprifili su tre lati aventi una larghezza di soli 30 mm, di cui 10 mm a rimonto del telaio dell'infisso?
CANGACEIRO

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Inviato: 04/12/2010 19:01:51
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Salve,
finalmente ho realizzato le due finestre oggetto del presente topic. Sono stati necessari ben 5 mesi dall'ordine fino alla consegna. A termine della posa in opera in relazione a quanto dovrò spendere non sono rimasto molto soddisfatto per una serie di ragioni, sia degli infissi e sia della posa in opera.

Intanto parliamo di due fineste in legno douglas ad una anta realizzate dalla famosissima e stimatissima ditta SudTirolFenster di dette dimensioni:
1. 950 x 1500 mm
2. 950 x 1200 mm
costo ivato 4.000 euro. Di particolare la finestra numero 1 è isolata acusticamente.

Malumori per i manufatti:
A. c'è un nodo per finestra. Ma come non erano legni di primissima scelta? :shock: su una è proprio ben visibile sull'anta all'altezza della maniglia, infatti si nota un tentativo da parte del montatore di nasconderlo più possibile poiché in controluce si vede che si è dato olio di gomito, mentre sull'altra si vede meno perchè è sul telaio interno.



Malumori per la posa:
A. una finestra sul cardine alto ha un "gioco", insomma traballa leggermente, mentre l'altra no.
B. una finestra non è in piombo perfetto perchè aprendo l'anta a 90 gradi non riesce a mantenere questa apertura ma tende a richiudersi leggermente di un arco di circa 20 cm, questo perchè (mia spiegazione) l'anta è fuori bolla ed il peso di essa è proiettato verso l'interno per cui per questo motivo tende a richiudersi leggermente. Ovvio che i due cardini nel tempo lavorano in maniera non egualitaria.
C. una mensola sotto la finestra me l'hanno messa fuori piombo a bestia anche un cieco l'avrebbe vista.


Forse mi dimentico anche qualcosa di altro.

Ma SudTirolFenster ed i suoi montatori non erano i primi assoluti in Italia e trai primi in Europa? per 2.000 euro a finestra doveva dimostrarlo.
OLABARCH

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Inviato: 05/12/2010 09:49:06
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Mi par di capire che i problemi risiedano nel montaggio, non nella costruzione dei serramenti.
Naturalmente questo a te non interessa perchè hai sborsato fior di quattrini ed hai il diritto di ottenere il massimo.
Però pongo dei quesiti: i montatori sono dell'azienda? Oppure sono esterni, procurati da loro, ma allegramente informati sul montaggio? Quando hai fatto presente questi vizi, che hanno fatto? Hanno tirato di lungo oppure hanno cercato di sistemare? Hai già pagato la fornitura? E la fornitura era comprensiva di posa in opera?
Dico questo perchè avendo avuto a che fare con l'azienda, non ho mai riscontrato simili problemi.
CANGACEIRO

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Inviato: 05/12/2010 17:32:21
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Citazione: olabarch - 05/12/2010 9.49.06

Mi par di capire che i problemi risiedano nel montaggio, non nella costruzione dei serramenti.

Be insomma, tu sei più dentro nel settore di me, ma per legni di primissima scelta ci può stare un nodo a finestra? a me per primissima scelta intendo privi di nodi invece me ne ritrovo uno a finestra.

Citazione: olabarch - 05/12/2010 9.49.06

i montatori sono dell'azienda? Oppure sono esterni, procurati da loro, ma allegramente informati sul montaggio?

I montatori non sono dell'azienda, ma a Firenze ci sono solo loro come rivenditori e montatori Sud Tirol Fenster. Informati allegramente non direi in sede progettuale ed anche in sopralluogo avevano conoscenze e strumentazioni supeiori ad altre ditte, insomma sembra che ai corsi di casa clima ci vadano davvero.

Citazione: olabarch - 05/12/2010 9.49.06

Quando hai fatto presente questi vizi, che hanno fatto? Hanno tirato di lungo oppure hanno cercato di sistemare?

Si sono mostrati disponibili dicendo che torneranno sul posto per fare il meglio e recuperare il tutto. Però sono ai ferri corti nel senso che la mensola va riordinata ed in ogni caso devo pagare la fattura di saldo di Euro 2.500 prima della fine dell'anno per avere le detrazioni.


Citazione: olabarch - 05/12/2010 9.49.06

Hai già pagato la fornitura? E la fornitura era comprensiva di posa in opera?

A Maggio, quindi mi ero mosso per tempo, mi è stato proposto una cifra comprensiva di fornitura+montaggio, ho pagato l'anticipo del 30% ed adesso dovrei pagare la restante parte come saldo appunto.
In parole povere loro "nascondono" il costo di montaggio in un conto complessivo da bravi e furbi commercianti.

A me quello che preme è che il lavoro sia fatto bene è a rimettere mano a robe già posate a volte si rischia di chiudere un buco ed aprirne altri.

Mi rimane la pulce nell'orecchio di un nodo a finestra, ma se è primissima scelta non dovevano essere esenti? e poi....non è che è come il manto di copertura in cotto? che uno lo può comprare di prima scelta,seconda e terza? ovviamente ho richiesto il meglio anzi davo per scontato che Sud Tirol Fenster ha solo legni di primissima fascia.

Comunque per concludere ho osservato che i montatoti utilizzavano schiuma poliuretanica, silicone acetilico, nastro espandente, tutti di primissime marche.
OLABARCH

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Inviato: 05/12/2010 18:28:04
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Ti allego la norma UNI EN 942

" La norma in questione è la UNI EN 942 “Il legno nel settore falegnameria – classificazione generale della qualità del legno”. Questo documento tecnico classifica il materiale impiegato in opere di falegnameria, individuandone le caratteristiche ammissibili o non ammissibili in funzione della classe. Questa norma può pertanto essere ripresa in sede contrattuale specificando la classe del materiale e il riferimento normativo (appunto EN 942): in tal modo sia il serramentista sia la committenza avranno un riferimento univoco in termini di accettabilità delle difettosità del materiale; il serramentista, inoltre, saprà in via preliminare in che modo selezionare il materiale, conoscendo il limite di accettabilità previsto sul prodotto finito. Essendo questo strumento normativo poco conosciuto ed ancor meno utilizzato, se ne riporta nel seguito una descrizione, evidenziando gli aspetti maggiormente significativi: gli interessati potranno analizzarla in modo più approfondito richiedendo a UNI (Ente Nazionale di Unificazione) la versione integrale.


SCOPO DELLA NORMA La Norma Europea EN 942 consente di classificare il legno impiegato nel settore falegnameria e quindi determinarne il grado di qualità in funzione delle naturali difettosità che esso può avere, come ad esempio nodi, fenditure e sacche di resina. Il campo di applicazione è il legno impiegato in prodotti finiti quali porte, finestre e scale o parti staccate. Fanno parte di quest'ultimo gruppo anche i prodotti di falegnameria in legno massiccio, giuntati a dita (o finger jointed), in listellare e lamellari. Questo documento normativo permette, se applicato in sede contrattuale, di definire correttamente le difettosità ammissibili sul legno.


CLASSIFICAZIONE DEI DIFETTI Le parti del prodotto finito che sono soggette ad analisi sono i lati frontali visibili, cioè tutte quelle zone che non sono permanentemente occultate anche a seguito dell'installazione. Le zone non visibili sono definite come lati frontali occultati, i quali non influiscono sulla classificazione finale se non per difettosità che limitano sensibilmente le prestazioni meccaniche del prodotto o ne impediscano l'utilizzo corretto. Da notare inoltre che le parti frontali in movimento, come possono essere le battute delle ante di una finestra, sono da considerarsi zone visibili, e che non costituiscono occultamento le decorazioni effettuate con finitura coprente; in entrambi i casi, si tratta di zone da osservare durante la fase di individuazione delle difettosità. Le difettosità del legno prese in considerazione dalla norma sono: nodi, fenditure, sacche di resina, strati di corteccia, alburno decolorato, midollo esposto, attacchi biologici; le classi previste sono, dalla migliore alla peggiore, J10, J30, J40 e J50 per i prodotti che utilizzano materiali giuntati a dita, listellari e lamellari, e J2, J10, J30, J40 e J50 per tutti gli altri prodotti di falegnameria. La classificazione avviene per mezzo di una tabella, in cui è possibile determinare una delle cinque classi previste dalla norma in funzione del grado di incidenza della difettosità (se ammessa) sull'aspetto estetico del legno. Naturalmente la difettosità alla quale è stata assegnata la classe più bassa rispetto alle altre, determina la classe assegnabile. A titolo di esempio si prenda in considerazione una finestra di cui si voglia determinare il livello di qualità del legno utilizzato per costruirla. Ipotizzando che i nodi si collochino in J40 e che nessun altro difetto comporti l'assegnazione di una classe inferiore, il materiale del prodotto viene classificato in J40. Un ulteriore elemento da considerare durante l'analisi del legno è la variazione cromatica riscontrabile non solo tra le diverse tipologie di legname, ma anche fra l'alburno e il durame: le variazioni cromatiche sono da considerarsi accettabili, salvo specifici accordi commerciali tra produttore e acquirente relativi all'armonizzazione dei colori. Infine, se in uno stesso prodotto vengono utilizzati due o più tipi di legno, questi dovrebbero essere selezionati in modo da evitare movimenti differenziali che potrebbero causare deformazioni sul prodotto stesso.


SPECIFICHE PER CIASCUNA DIFETTOSITA' Nodi e gruppi di nodi I nodi o gruppi di nodi sono analizzati sia per aspetti qualitativi che quantitativi. Se sono di scarsa qualità o difettosi sono ammessi solo sui lati frontali occultati, diversamente posso essere soggetti ad intervento riparatore. Sono ammessi anche nodi spigolosi purché conformi ai requisiti di entrambi i tipi di lati sui quali appaiono. Salvo diversa disposizione specificate nell'opportuna norma di prodotto, la grandezza deve essere rapportata, in termini di percentuale, allo spessore o ampiezza del pezzo e comunque deve rispettare limiti massimi predeterminati. I limiti sono: Classe J2: ampiezza massima di 2 mm; Classe J10: 30% dello spessore del pezzo e ampiezza massima 10mm; Classe J30: 30% dello spessore del pezzo e ampiezza massima 30mm; Classe J40: 40% dello spessore del pezzo e ampiezza massima 40mm; Classe J50: 30% dello spessore del pezzo e ampiezza massima 50mm; Su di un prodotto in legno in cui le condizioni che si riferiscono alle altre difettosità siano soddisfatte, occorre che sui lati frontali visibili non compaiano nodi con larghezza superiore ai 10 mm e maggiori del 30% dello spessore del pezzo. Infine, i nodi o gruppi di nodi di larghezza superiore al centimetro e situati sui lati frontali visibili devono comparire al centro, ad una distanza media tra loro di non più di 15 cm, misurata su tutta la lunghezza del pezzo."

CANGACEIRO

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Ti ringrazio olabarch per la premurosità, ti giuro che ho stampato la normativa da te riportata e l'ho letta un paio di volte poi ho deciso di tagliare la testa al toro e ho chiamato direttamente dalle tue parti ovvero direttamente alla Sud Tirol Fenster dove ho parlato con un certo tecnico di cognome Hoffer.

Prima domanda: "Salve, i vostri infissi in legno sono di prima qualità esenti da nodi?"
Risposta: "Sì certo sono di primissima qualità esenti da qualsiasi forma di nodo"

Seconda domanda: "Ah sì?!? e come mai ho due finestre di vostro marchio ciascuna con un nodo?"
Risposta: "Be il legno Douglas può generare piccoli nodi di 5-7 mm ma difficile che si stacchino o cadano addirittura se questo avvenisse nell'arco di 1-2 anni stia tranquillo che le cambiamo l'anta (che poi invece sono ambedue sul telaio ndr)"

Terza domanda: "Ma avete una classificazione del legno?non vorrei che il rivenditore mi avesse venduto una terza classe spacciandola come prima"
Risposta: "Stia tranquillo noi abbiamo un'unica classe che è di prima qualità."

In sintesi queste le parole tra me e Hoffer, va bè come dice il mio muratore: "non bisogna accontentarsi ma sapersi accontentare che è diverso" ma quando si pagano 2.000 euro per una finestra diventa dura da digerire.
OLABARCH

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Grande il sig. Hofer!!!!
Noi abbiamo una sola qualità: la prima!

Questa è la certezza, il valore inossidabile, l'imperitura convinzione che (quasi) tutti hanno riguardo ai prodotti dell'Alto Adige.
Indubbiamente un' assoluta, incrollabile fede nel proprio lavoro che, generalmente è ben riposta.
Non mi preoccuperei per i nodi, pur se "fastidiosi": l'azienda è seria ed ha prodotti di qualità e se il buon Hofer ti ha garantito la sostituzione, stanne certo che così è!

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