Messaggio:L?energia più sostenibile è l?energia non consumata.
Bella questa, proprio bella.
Devo purtroppo constatare che a volte le leggi funzionano bene solo sulla carta; nella realtà poi tutto si stravolge.
Mi riferisco alle recenti normative emanate dalle direttive europee e recepite dallo stato italiano con i dlgs 192/2005 e 311/2006.
Il mio dubbio (piuttosto fondato) è questo: la legge è ottima, ma chi si incaricherà di effettuarne la corretta applicazione pratica?
Non c'è il rischio che si vada a finire come la legge 10/1991?? anche quella era una bella normativa...sulla carta; solo che nessun ufficio comunale ha mai verificato, in situ, la corretta applicazione con verifiche termogrometriche.
Dalla mia esperienza pratica, teorica e di cantiere debbo purtroppo constatare che ben poco oggi si fa per attuare correttamente tali disposizioni, dettate non solo dalla legge, ma dal buonsenso.
Constato giornalmente che i costruttori mirano al profitto ed alla massimizzazione dei guadagni, infischiandosene dei risparmi energetici o dei disagi che arrecano agli ignari acquirenti i quali, purtroppo, non sempre sono consapevoli di quel che acquistano e della qualità del costruito.
Tant'è vero che sempre più spesso si assistono a delle vere e proprie battaglie legali che si protraggono per qualche anno...
Devo anche constatare che oggi, più che 50 anni fa, si costruisce peggio, anche se attualmente abbiamo migliori tecnologie a disposizione; difatti muffe, condense, cattivi odori e distacchi di finiture sono sempre più frequenti nelle nuove costruzioni rispetto a quelle realizzate qualche decennio fa.
Credo, in sostanza, che nelle normative attuali ci sia una enorme falla; mi spiego meglio per chi vuole approfondire.
I criteri dettati dalle 192 e 311 mirano alla riduzione delle dispersioni termiche radianti attraverso l'isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti: bene. i criteri di trasmittanza fissati dalla normativa sono piuttosto restrittivi e, se applicati alla lettera, portano ad un effettivo risparmio energetico.
Quello che a mio avviso il legislatore ha dimenticato di sottolineare è la permeabilità al vapor d'acqua delle barriere architettoniche.
Perchè è fondamentale questo aspetto??
Lo spiego subito: avere una certa trasmittanza, ridotta entro i limiti imposti va bene, ma questi valori oltre che essere buoni sulla carta, come posso essere mantenuti nella realtà quotidiana??
Chi assicura che i valori di progetto siano poi efficaci, efficienti e si traducano in risparmio energetico?
Sapete benissimo che, sulla carta, una certa parete costruita così e cosà, con questi materiali piuttosto che altri, accoppiati con talaltri e finiti in talaltra maniera, hanno come risultanza-trasmittanza termica= entro i limiti di legge. ok progetto approvato, certificazione rilasciata, atto notarile validato. tutti contenti.
Sempre più spesso quindi si assiste, grazie alla massimizzazione dei profitti, che le pareti perimetrali sono "foderate" di un "cappotto" in materiali sintetici, quindi per loro natura impermeabili, stagni al vapor d'acqua, come una vera e propria barriera (stagna).
-Questo sistema mira a proteggere termicamente tutta la struttura, tutto vero.
-Questo sistema provoca uno sfasamento termico, verissimo.
Questo sistema è imputrescibile, leggero, facile da posare, economico(molto economico)...tutte belle verità.
Questo sistema possiede un lambda bassissimo, mira cioè ad abbassare i valori di trasmittanza termica dell'intero pacchetto di muratura o di tetto: verissimo.
Ma mi domando: è anche vero che, essendo impermeabile e naturale barriera al vapore, questo sistema di materiali sintetici impedisce il passaggio dei vapori prodotti nell'ambiente confinato??
E' vero che giornalmente in una casa abitata da un nucleo di 4 persone si producono vapori quantificati tra 50 e 70 litri??
Ora viene il bello: visto che i vapori tendono a "migrare" attraverso i supporti, cercando di conquistare porzioni sempre più asciutte di muratura, e, sostazialmente, un punto di equilibrio igrometrico, non c'è il pericolo che prima o poi non li satureranno??
Una volta saturi, come reagiranno questi supporti murari?
A mio parere reagiranno creando muffe, batteri, funghi, allergie ed altre malattie dannose alla salute degli inquilini, per cui si renderanno necessarie frequenti manutenzioni, anche se "sulla carta" i valori (teorici) di trasmittanza saranno sempre e comunque rispettati.
Nella realtà credo che una muratura, come un qualsiasi supporto, abbia bisogno di "respirare", esattamente come NOI abbiamo bisogno di respirare o "cambiar aria" (frequentemente); diversamente cosa ci succede??
Un'ultima considerazione: una volta saturata di umidità, tale struttura "coibentata-foderata" con il classico cappotto, difficilmente riconquisterà le sue caratteristiche iniziali in quanto il vapor d'acqua una volta che ha "cambiato stato", cioè si è liquefatto, difficilmente potrà ricambiare stato, cioè ridiventerà vapore, essendo più difficile termodinamicamente perchè ciò avvenga occorre propinare una notevole quantità di energia al supporto affinche avvenga il processo inverso, cioè si abbia evaporazione.
Le leggi della termodinamica infatti ci insegnano questo:
-i muri umidi disperdono calore in quanto l?acqua che occupa i loro pori conduce 29 volte in più dell?aria che li riempirebbe se fossero asciutti.
-I due coefficienti termici di conduttività termica dell?acqua e dell?aria stanno tra loro nel rapporto 0,52:0,018=29.
-Caratteristica fondamentale del vapore d'acqua è la capacità di trasporto di calore: alla pressione di 10 bar (1000 kPa) un chilo di vapore richiede 2013.6 kJ per cambiare di stato, e rende 2013.6 kJ condensando.
Considerando che la temperatura di ebollizione a 10 bar è di 179.8 °C, e che quindi raffreddando da 179.8 a 0°C 1 kg d'acqua si ottengono poco meno di 750 kJ, è evidente che trasporto 4 volte più energia usando vapore di quanta ne trasporti l'acqua.
La continua evaporazione richiede altro calore, che viene sottratto all?aria dell?ambiente riscaldato.
Chi è d'accordo con me?
Sono graditi i vostri commenti.
Come si dice in questi casi...ai posteri l'ardua sentenza.
saluti e buon lavoro a tutti
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